GIOVEDI' SANTO - Bacio del Cristo Morto

Nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo nella Cattedrale viene celebrata la S. Messa "In Coena Domini".
In serata, alle ore 20.30 nella Chiesa di S. Domenico viene deposto il Santissimo Crocifisso e segue il tradizionale rito del "Bacio del Cristo Morto", accompagnato dall'offerta di violette, mentre in tutte le chiese si svolgono le adorazioni eucaristiche (impropriamente chiamate "visite ai Sepolcri").
Dinanzi al Cristo Morto sfilano migliaia di persone, gente di tutte le età e di qualsiasi ceto sociale; in chiesa si assiste a momenti di profonda preghiera e di silenziosa devozione.
Persone ammalate e figli in tenerissima età sono accompagnati dai loro familiari, giovani e anziani, eugubini e turisti si accodano in chiesa per venerare il Cristo.
E' un afflusso continuo di gente, spesso proveniente dalle campagne più sperdute: un tempo per molti di loro era una delle poche occasioni per venire in città; alcuni di loro partecipavano successivamente alla processione portando un cero.

L'uso della violetta è legato alla sua reperibilità nella stagione in corso, ma soprattutto al colore viola simbolo di lutto e della Quaresima.
Un tempo era consuetudine toccare il Cristo con le fasce dei bambini neonati o con oggetti personali soprattutto dei malati.
Tutta la zona intorno alla chiesa si anima per le molte presenze: resta ancora inalterata la tradizione della "ciambella del Venerdì Santo" venduta nelle botteghe del quartiere di S. Martino per la felicità soprattutto dei bambini più piccoli che, sfruttando la sua forma circolare, la infilano al braccio prima di mangiarla.
Il  "Bacio del Cristo Morto" si protrae per tutta la mattinata del venerdì Santo, a partire dalle ore 7.00.


- Testo a cura del dott. Francesco Stanzione, sulla base di informazioni tratte dal sito "Confraternita Santa Croce della Foce".
 - Foto a cura di Gerardo Teta.